Franco Banchi è, da sempre, tifoso interista, nella gioia e nel dolore.
Il suo cuore nerazzuro palpitava già con la "Grande Inter" tra Figurine Panini e foto dei campioni andate perdute...
Micio Solimano: membro della famiglia Banchi dal 2001. Himalayano, gourmet, fine intenditore di musica, ama la montagna e il vento del nord. Pretende di avere la colazione con il fuso orario di Katmandu.
Micia Dolasilla di Forum Livii: fa parte della famiglia Banchi da dicembre 2018. British Shorthair, bianca come un fiocco di neve. Adesso s embra piccola, ma mangia quanto una grande. Ama le "altezze", esperta nel riporto, nel gioco del calcio e nelle acrobazie. Uccide topi di stoffa e bruchi...fino a crollare addormentata.
http://www.youtube.com/watch?v=SzoJyLdFT2I
Una dedica dal Banchi per chi si sente un po' Highlander, un po' Braveheart o per chi, semplicemente, come lui ama la Scozia e la musica di Mark Knopfler.
http://www.youtube.com/watch?v=6CfxkFj8iAg
Dublino e il quartiere di Temple Bar rivivono in questa canzone di Bob Geldof. Si può quasi sentire il profumo di Guinness (o di un ottimo whiskey) guardando questo video.
I Banchi collezionano presepi. Questo non è della loro collezione, ma del Castel Presule, vicino a Bolzano.
Chi gira per il mondo e vuol fare un regalino, ci pensi: è ben gradito.
L' "hortus clausus" o "hortus conclusus" a Brixen - Bressanone. Una delle fonti di ispirazione per Il Convivio delle erbe dimenticate.
La location della presentazione in anteprima del Convivio, l'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella a Firenze, "uno dei luoghi più gradevolmente profumati al mondo" (per dirla come Hannibal Lecter...)
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=-eczLeojmy8
Le Dolomiti...per sognare insieme.
L'unica e irripetibile Fiat Cinquecento, la prima macchina di Franco.
Anche se il cognato Marco ha cercato di consolarlo con un modellino, è l'unica macchina che il Banchi ricomprerebbe. Anche subito.
Franco Banchi ama la musica jazz: da Paolo Fresu (nella foto in un concerto del 2009 a Terranova Bracciolini) a Miles Davis, da Coltrane a Brubeck, per citare solo alcuni dei jazzisti preferiti.
Questa sua passione è condivisa da Solimano (in primis) e da Ilaria.
Lo spillino da giacca (pin) preferito da Franco riproduce lo stemma araldico di Luisa di Savoia, madre di Francesco I re di Francia, così come appare a Blois. Rappresenta un cigno trafitto con le ali incrociate.
Per Franco Banchi la cravatta non è "un cappio al collo". Indossarla è un piacere, sceglierla e farci un bel nodo lo è ancora di più...
Dopo aver vinto gare di "lento fumo" (e aver partecipato al Campionato Mondiale nel 1979), Franco Banchi è un fumatore in stand by. A volte però è difficile dire di no al Balkan Sobranie o a un sigaro toscano (specie se accompagnati da un buon libro, un buon whisky, il jazz e/o l'Inter).
Visto una prima volta a Londra e rivisto a Firenze: un musical da non perdere per chi, come Franco, ama le canzoni dei Queen.
http://www.wewillrockyou-themusical.it
Di millefoglie ce ne sono tanti. Pochissimi però risecono a superare l'esame del "critico gastronomico" Banchi. Gli indirizzi di quei pochi sono un segreto gelosamente custodito.
Più un divertimento che una collezione: la raccolta delle capsule (i "tappini") di spumante e champagne...
Un'esperienza mitica (e mistica): il gattò - gateau - di patate dell'amica Anna. Quelli che l'hanno provato a rifare hanno ottenuto solo brutte copie dell'originale, ma niente eguaglia la perfezione raggiunta dalla "gattara".
Di collezione in collezione: i lapis e le matite colorate.
Spesso il Banchi li utilizza per disegnare, come ha fatto per la copertina del Convivio delle Erbe Dimenticate.
Dalla ricetta originale delle Alpi Bavaresi, lo sciroppo di lumache (Schnecken Sirup) non manca mai nell'armadietto dei medicinali in casa Banchi.
A cosa serve? Da scoprire sul Web. Diffidare delle imitazioni.
Tra le cose imperdibili di Parigi, e della Francia in genere, è da annoverarsi un plateau de mer come quello della foto.
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